Arriva il Daspo urbano

Giro di vite dell’Amministrazione per tutelare il decoro urbano della Città. Il Consiglio Comunale di San Giovanni Lupatoto, nella seduta dello scorso 8 novembre, ha approvato la modifica del Regolamento di Polizia Urbana introducendo il “Daspo urbano” in funzione di prevenzione e repressione di fenomeni di degrado nel territorio lupatotino.

«La modifica recepisce la normativa nazionale in materia – spiega  l’assessore alla Sicurezza Maurizio Simonato  – ed individua le zone nelle quali possono essere allontanate persone che turbano la civile convivenza con condotte illecite, come il bivacco, l’accattonaggio o l’ubriachezza molesti, fino allo spaccio di sostanze stupefacenti».

Il Daspo prevedere l’allontanamento, per 48 ore dall’intimazione e per almeno 200 metri, dalle aree indicate nel Regolamento e una sanzione pecuniaria che va dai 100 ai 300 euro. In caso di violazione dell’ordine di allontanamento, oltre ad applicare una sanzione doppia, copia dell’ordine di allontanamento è trasmessa al questore, che ha facoltà di disporre il divieto di accesso del trasgressore ad una o più delle aree sopra indicate per un periodo massimo di 12 mesi (due anni, se il soggetto risulta precedentemente condannato per reati contro la persona o il patrimonio). Chi non osserva il divieto del questore subisce l’arrestofino ad un anno (due anni, se il soggetto risulta precedentemente condannato per reati contro la persona o il patrimonio).

Le aree indicate, a titolo esemplificativo e non esaustivo nel Regolamento, vanno dagli spazi adibiti a verde pubblico, alle zone in cui insistono plessi scolastici, dalle strutture sanitarie alle aree urbane di particolare rilevanza, come Piazza Umberto I° e Piazza Zinelli, di Raldon, Piazza Alcide De Gasperi nel capoluogo; Piazza Giovanni Falcone di Pozzo, oltre ai parchi e le aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati, pubblici spettacoli.

«Questo provvedimento di natura repressiva deve essere inquadrato nelle più ampie azioni intraprese dall’amministrazione comunale per favorire la vivibilità del territorio e la qualità della vita, coniugando prevenzione, controllo e repressione – afferma l’assessore Maurizio Simonato -. Tra queste azioni ricordiamo ad esempio l’implementazione del sistema di videosorveglianza, il potenziamento del Comando di Polizia Municipale, il progetto Notte Sicura, la collaborazione con associazioni del territorio e la divulgazione di buone prassi, specie ad alcune fasce della popolazione, come ad esempio gli anziani, per evitare truffe o raggiri».

«Il sistema integrato di sicurezza che stiamo realizzando, che vede coinvolti enti sovra comunali, il nostro Comune ed i cittadini con le loro segnalazioni, ha l’obiettivo di difendere la sicurezza urbana da considerarsi come un bene pubblico attinente con la vivibilità e al decoro delle città, da perseguire anche attraverso interventi di prevenzione ed eliminazione di fattori di marginalità e di esclusione sociale, che l’amministrazione sta da tempo realizzando. Ciò non esclude che abbiamo il dovere di utilizzare tutti gli strumenti che la legge ci consente, come ad esempio il Daspo, per reprimere determinati comportamenti reiterati e turbativi della vita dei cittadini» conclude Simonato.