Taietta interviene sui botti di fine anno

I botti di fine anno a San Giovanni Lupatoto sono stati oggetto di una interrogazione da parte del consigliere comunale Marco Taietta: “Come ogni  Capodanno, è uso di alcuni cittadini festeggiare l’arrivo del nuovo anno con l’utilizzo di  petardi, fuochi d’artificio ed assimilati. L’amministrazione comunale ha trasmesso in data 27.12.2021, tramite i canali social istituzionali delle raccomandazioni per l’utilizzo di petardi, fuochi d’artificio ed assimilati, raccomandazioni che non sono state osservate da alcuni concittadini. L’utilizzo dei fuochi può essere dannoso anche per l’incolumità delle persone, degli animali e un pericolo per l’ambiente e la qualità dell’aria che respiriamo. E’ in vigore l’art. 7 del Regolamento comunale di Polizia Urbana che, a salvaguardia della sicurezza, vieta di accendere fuochi o gettare oggetti accesi nelle strade e nei luoghi di passaggio pubblico.  Anche in occasione dei festeggiamenti per l’arrivo del 2022, in molte zone della nostra città sono stati esplosi petardi e botti”. Ciò premesso, Taietta ha chiesto al sindaco” quali misure sino state predisposte al fine di far rispettare l’articolo 7 del citato regolamento e quali concrete iniziative siano previste per gli anni futuri”. L’argomento è stato oggetto di discussione anche sulle pagine dei social locali dove è stato segnalato che, soprattutto nel parco del laghetto, sono stati fatti scoppiare i botti fino alle 3 del mattino, con cani e gatti terrorizzati. La LAV, Lega Anti Vivisezione, sul proprio sito afferma che “sono sempre di più i Comuni che emanano ordinanze anti-botti, a testimonianza di una crescente sensibilità e consapevolezza circa i gravissimi danni che possono causare a persone, animali e ambiente, ma tali provvedimenti sono spesso tardivi e inefficaci dal punto di vista giuridico, oltre a non essere seguiti dai necessari controlli per verificarne l’applicazione. Il primo giorno del nuovo anno è caratterizzato da un vero e proprio bollettino di guerra che, oltre a riportare l’elenco di coloro che sono rimasti feriti dopo aver maneggiato o essere stati colpiti da petardi, elenca moltissimi casi di cani e gatti fuggiti per il terrore e smarriti, feriti o morti perché urtati dalle auto. Non solo: sono numerosi anche gli animali selvatici che, vagando disorientati, vengono investiti, muoiono di infarto per il terrore o si schiantano contro alberi, muri o cavi elettrici, come accaduto lo scorso anno a Roma dove migliaia di storni disorientati dai botti, hanno preso il volo lasciando precipitosamente i loro dormitori e andando a scontrarsi contro le infrastrutture umane, con il risultato di morire a causa dell’impatto”.