POLO LOGISTICO DI CAMPAGNOLA – IL SINDACO GASTALDELLO NON CEDA

È vero che l’amministrazione di San Giovanni Lupatoto sta valutando una risoluzione alla vicenda del polo logistico di Campagnola, con l’accettazione da parte del Comune della proposta compensativa di Figura 11 e DSV Verona (che costituiscono la proprietà) e la conseguente chiusura del procedimento giudiziale in corso presso il Consiglio di Stato ed il via libera ai lavori? Dopo la sentenza del TAR Veneto, che ha visto vittorioso il Comune di San Giovanni Lupatoto ed accolto la domanda di annullamento del permesso di costruire e di tutti gli atti che hanno autorizzato l’opera, a causa di gravi errori procedurali e omissioni nella valutazione cumulativa dell’impatto del polo logistico sul territorio, Figura 11 e DSV Verona hanno presentato al Comune di San Giovanni Lupatoto una proposta compensativa per il traffico, che è stata valutata dalla società NetMobility s.r.l. su incarico del Comune medesimo. Posto che la proposta compensativa e le relative valutazioni della società incaricata dall’amministrazione comunale, ancora a noi ignote, dovrebbero essere prima di tutto portate all’attenzione del Consiglio Comunale, noi manifestiamo comunque la nostra ferma contrarietà ad accettare qualsivoglia ipotesi conciliativa, considerato che questo progetto, come ben evidenziato nella sentenza del TAR Veneto, non considera le molteplici criticità sollevate da ARPAV, che non riguardano solo la viabilità comunale, ma anche gli impatti dell’intervento sotto il profilo del suolo, dell’ambiente, della salute della popolazione residente, nonché gli impatti complessivi e cumulativi del progetto (tenendo anche conto dell’impianto logistico già in corso di realizzazione – PUA Belvedere). Senza dimenticare che il territorio di San Giovanni Lupatoto è già fortemente vessato dal traffico e da record di indici che contribuiscono all’inquinamento dell’aria (tra cui il più alto indice di densità abitativa della provincia – senza contare i nuovi insediamenti abitativi e commerciali previsti per le aree ex Saifecs ed ex Ricamificio). La realtà è che il polo logistico di Campagnola è stato fin da subito dibattuto all’interno della maggioranza lupatotina ed a ciò si aggiunga la posizione del Sindaco Gastaldello, che, ricordiamo, ha ottenuto dal Comune di Zevio diversi incarichi per prestazioni legali, tutti di certo legittimi, ma quantomeno inopportuni nel momento in cui si trova, in qualità di Sindaco, a dover tutelare le ragioni del proprio territorio, contrastando azioni dello stesso Comune a favore del quale presta consulenze professionali. L’accettazione di un compromesso comporterebbe non solo il riavvio del cantiere, ma macchierebbe una storia ventennale di battaglie ambientali portata avanti dal Comune di San Giovanni Lupatoto a difesa dei suoi cittadini e del territorio, su cui grava, ancora oggi, la minaccia di Ca’ del Bue e le discariche di Ca’ Vecchia e Ca’ Bianca (su quest’ultimo impianto di trattamento di rifiuti pericolosi pendono peraltro due procedimenti dinanzi al giudice amministrativo proposti proprio dal Comune di San Giovanni Lupatoto).

I Consiglieri comunali di San Giovanni Lupatoto Anna Falavigna, Remo Taioli, Marina Vanzetta, Marco Taietta, Simone Galeotto,Fabrizio Zerman, Il Segretario Circolo PD San Giovanni Lupatoto e Zevio Enrico Righetto.