Nuovamente deserto il bando per la Farma.Co

Ma l’amministrazione apre un nuovo bando per 1.300.000 euro.

E’ andato nuovamente deserto il bando per la cessione del 60% delle quote della Farma.co. Questa volta potevano partecipare solamente l’attuale socio privato, il dott. Stefano Signori, ed i dipendenti della farmacia di via Garofoli, ma non si sono avvalsi del diritto di prelazione. L’amministrazione comunale, con tutte le opere che ci sono da completare ed i problemi creati dal patto di stabilità, ci contava molto sul milione e 300 mila euro fissato per la cessione delle quote, una cifra frutto della perizia dello studio D’Aries di Milano. Nel frattempo prosegue la campagna di Assofarm per convincere sindaci e amministrazioni a non vendere le proprie farmacie. «Sbagliato disfarsi delle farmacie solo per fare cassa» ha spiegato il presidente di Assofarm, Venanzio Gizzi, «perché ci sono buone possibilità che in futuro i loro bilanci tornino a generare entrate. È noto che la maggior parte delle aste di vendita vanno deserte a meno che gli enti proprietari non optino per una marcata svendita. Comprendiamo appieno le difficoltà in cui si dibattono gli amministratori locali, ma le esigenze di cassa raramente vengono soddisfatte dalla vendita delle farmacie». Ma l’amministrazione comunale non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro. Ce lo conferma l’assessore alle partecipate Enrico Mantovanelli: “Riproporremo nei prossimi giorni il bando per la cessione del 60% delle quote sempre a un milione e 300 mila euro, per cui non abbiamo alcuna intenzione di svendere o fare sconti”.