Le opposizioni intervengono sulla febbre del Nilo

Due comunicati stampa da parte delle opposizioni sulla vicenda West Nile.

ROBERTO BIANCHINI MOVIMENTO 5 STELLE
Lasciano onestamente sconcertati le modalità con cui il consigliere comunale con delega al verde, Mattia Stoppato, sulle pagine faceboock del gruppo Disagio Lupatotino ( di cui è uno degli amministratori) ha annunciato con un video in diretta davanti ad alcune abitazioni di via Renato Simoni che “la signora che era stata punta è morta”. Notizia delicatissima che non è stata al momento confermata, come leggiamo dalle pagine de L’Arena, nemmeno dall l’ULLS 9. Non sappiamo quali siano i dati in possesso di Stoppato per affermare questo, nel silenzio totale peraltro del sindaco che è autorità sanitaria locale e di tutta la Giunta comunale, dal momento che non abbiamo letto la notizia su nessun organo di informazione nè sul sito ufficiale del Comune di San Giovanni Lupatoto. Ha poi creato allarmismo e perplessità l’annunciata disinfestazione speciale in alcune zone, definita una bomba ecologica che va ad uccidere anche api e coccinelle, un veleno molto potente. Apprendiamo da Stoppato che è un trattamento che non verrà fatto nei giardini pubblici perché vi giocano i bambini. Ci chiediamo quindi quali rassicurazioni e garanzie hanno i cittadini della zona interessata a questo trattamento vista la sua nocività. Devono chiudere in casa bambini e anziani ? E quali sono i rischi per gli adulti ? Sulla vicenda West Nile segnaliamo poi che il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Patrizia Bartelle, proprio pochi giorni fa ha denunciato pubblicamente che “ i casi segnalati in questi giorni ci dicono di una disinfestazione svolta in maniera non efficace e la cosa stupisce e sconcerta perchè non averlo previsto in anticipo dimostra scarsa lungimiranza. Ieri erano le zanzare tigre, oggi parliamo di West Nile e domani? Di certo, continuando su questa linea salterà fuori qualcos’altro con l’unica costante rappresentata dall’assenza colpevole di chi dovrebbe invece coordinare le politiche sanitarie a monte.

ANNA FALAVIGNA E MARTINA GAMBACORTA PROGETTO CIVICO

A nostro parere la questione del virus West Nile Disease non è stata gestita in maniera adeguata dall’amministrazione.
Ammettendo che il Comune abbia agito efficacemente in via preventiva con disinfestazioni capillari su tutto il territorio, non si può sorvolare sulle modalità di comunicazione verso la cittadinanza con riferimento al trattamento mirato disposto dal Sindaco con l’ordinanza del 14 agosto.
Abbiamo assistito ad una generale confusione tra la popolazione riguardo alle aree interessate al trattamento mirato, in quanto in nessuna comunicazione sono state specificate le vie interessate, ma solo il raggio d’azione. Polizia e protezione civile sono passati per avvisare i residenti della zona limitrofa a Via Renato Simoni oggetto di trattamento, ma i cittadini al di fuori di quest’area non hanno ricevuto alcuna comunicazione specifica ed adeguata e sono di fatto rimasti incerti sul comportamento da adottare.
Nessuna azione informativa istituzionale è stata intrapresa dall’Assessore alla comunicazione Lerin, ma ci risulta che il consigliere Stoppato abbia pubblicato un video sul suo profilo personale Facebook, nel quale dopo aver fornito alcune informazioni sull’attività di disinfestazione del Comune, comunica il decesso della signora colpita dal virus. Riteniamo fuori luogo il mezzo utilizzato, in quanto la delicatezza e l’importanza della questione avrebbero quantomeno richiesto una comunicazione istituzionale da parte dell’amministrazione tramite i canali ufficiali.
Infine segnaliamo che nell’ordinanza del Sindaco, che ricordiamo è responsabile della salute pubblica per il territorio di competenza, è presente l’ordine alla cittadinanza di procedere allo sfalcio della vegetazione nelle aree di proprietà privata. Tuttavia non mancano aree di proprietà pubblica con erba altissima e sterpaglie (rotonde, parchi, campetti). Noi stesse in prima persona siamo state costrette a segnalare di recente zone degradate ed abbandonate, come ad esempio il campetto di Via I Maggio. Chiediamo quindi maggior impegno anche da parte dell’amministrazione nella manutenzione del verde, oltreché un monitoraggio delle piscine e delle aree verdi dell’impianto natatorio attualmente dismesso.nilo