Il TAR sospende i lavori del polo logistico di Campagnola

Il TAR del Veneto ha accolto l’istanza cautelare del Comune di San Giovanni Lupatoto, rappresentato dagli avv. Barbara Ferrari e Alessandra Rigobello, disponendo l’annullamento previa sospensione dell’efficacia della delibera del consiglio comunale di Zevio del 25 agosto 2022 relativamente alla Variante parziale allo strumento urbanistico generale per la realizzazione di un fabbricato ad uso logistico in località Campagnola. Un intervento che interessa una superficie di 126.955 mq. e una superficie coperta di 53.310 mq. L’ordinanza di sospensiva dei lavori rileva che la competente Commissione regionale, nell’esprimere il parere di non assoggettabilità alla procedura di V.A.S. ( Valutazione Ambientale Strategica), non pare aver adeguatamente valutato le criticità sollevate da ARPAV in data 18 febbraio 2022 con riferimento alle componenti suolo e aria,
considerato tra l’altro che il territorio in esame si trova già in una situazione di criticità per le polveri PM10, per l’ozono e il benzo(a)pirene ed è interessato dalla Procedura di Infrazione della Commissione Europea per il superamento dei valori limite per il particolato PM10 e, ulteriormente, che in prossimità dell’area di cui è questione è in fase di realizzazione un’altra grande struttura logistica. Il Tribunale ha fissato per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 13 aprile 2023.

 
“Il gruppo di Zevio Bene Comune esprime la massima soddisfazione per l’ordinanza di sospensione dei lavori da parte del Tar”, ha commentato il consigliere comunale zeviano Enrico Righetto. “Vengono confermati tutti i timori già espressi in consiglio comunale e ignorati da parte dell’amministrazione. Inoltre sono molto interessanti non solo gli aspetti burocratici e amministrativi, ma soprattutto gli aspetti ambientali che vengono messi in evidenza da parte della commissione giudicante infatti si fa riferimento a il parere dell’ Arpav che è stato praticamente ignorato e la situazione dal punto di vista della qualità dell’aria che verrà ad aggravarsi. La mobilitazione che tutto il gruppo di Zevio bene comune ha messo in piedi nell’arco di un mese: assemblee pubbliche, volantinaggi e le oltre 1731 firme raccolte unite al ricorso al TAR rappresentato dal Comune di San Giovanni Lupatoto ha dato i suoi frutti considerato che adesso anche i giudici vogliono vederci più chiaro su questo progetto che sta distruggendo il nostro territorio”.