L’ex Chiesa di Pozzo ospita giovedì 20 aprile, alle 20.30, un incontro pubblico dedicato al possibile acquisto, da parte del Comune di San Giovanni Lupatoto, dell’intero complesso monumentale “ Villa Wallner” costituito dalla villa veneta su cinque piani fuori terra e da altre tre case con ufficio, cantina e pertinenze ( piscina e campo da tennis), scuderie, magazzini, serre con depositi con derrate oltre ad un ampio piantumato di oltre 76.000 mq. L’incontro è promosso dai sei consiglieri comunali Anna Falavigna, Marco Taietta, Remo Taioli, Marina Vanzetta, Fabrizio Zerman e Simone Galeotto i quali già avevano presentato a riguardo una mozione, discussa in un recente consiglio comunale, che però si era tenuto a porte chiuse . L’iniziativa fa seguito all’ultima asta del 1 febbraio andata deserta, per cui la causa è stata rimessa al Giudice delle Esecuzioni come dallo stesso disposto nell’ordinanza di vendita del 15.09.2021 (“in caso di mancata vendita entro 18 mesi dalla comunicazione il fascicolo venga comunque rimesso a questo G.E.in via telematica“).
Presumibilmente il Giudice deciderà di ribassare ulteriormente il prezzo per cui è possibile venga indetta una nuova asta dal momento che pare improbabile disponga la chiusura anticipata della procedura esecutiva per infruttuosità.
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Tra l’altro nell’ordinanza di vendita sarebbe già previsto il ribasso del prezzo sino alla metà dopo il 4° esperimento di vendita (e questo del 1 febbraio è stato il 5° tentativo di vendita), quindi alla prossima asta il prezzo potrebbe oscillare tra i 3.825.000 , con offerta minima di 2.868.250, sino a 2.550.000 , con offerta minima 1.912.500. Un prezzo che secondo i sei consiglieri di opposizione sarebbe a questo punto davvero molto interessante, un’occasione più unica che rara per dotare la frazione di Pozzo e Camacici, ma la comunità lupatotina in generale, di un grande spazio verde oltre che di un immobile e di ampi spazi che potrebbero ospitare eventi, manifestazioni, iniziative culturali e di vario genere. Sarebbe inoltre l’occasione per risolvere definitivamente la questione del parcheggio da realizzare al posto delle serre, 80 posti auto attesi da ben vent’anni ed indispensabili per una arteria