Don Michele Parroco a Menà

UN GRAZIE DU CUORE A TUTTI
Sono stato nominato parroco di Menà e Villa d’Adige, è un importante cambio, che mi promuove e dona una grande responsabilità… molti fanno i complimenti, ma a me fa gioire la maggior cura e servizio verso le comunità che mi verranno affidate.
Lascio le parrocchie di Gesù Buon Pastore e San Giovanni Battista con la soddisfazione di aver voluto bene a tutti, vivendo al massimo le esperienze con coloro con cui ho condiviso la mia permanenza a San Giovanni. L’affetto, la gioia e la gratitudine di essere cresciuto con chi ha condiviso il cammino con me, e la consapevolezza di aver potuto offrire la massima cura con le occasioni datemi dai parroci per impiegarmi nella comunità. E la gioia di aver incontrato molta più gente per strada e nelle case, nei parchi, nelle associazioni e sui muretti.
Con voi lupatotini sono cresciuto, mi avete fatto diventar un po’ più pastore. Il mio non essere estroverso e coinvolgente è stato scoperto da molti come il mio modo di osservare e vivere un ascolto profondo, empatizzante, per entrare in punta dei piedi nella comunicazione spirituale profonda, come mi hanno fatto notare diverse persone. Un limite che mi contraddistingue è il prendermi molto a cuore di chi è considerato border-line, e questo mi ha fatto scoprire come dice Umberto Tozzi, che” gli altri siamo noi” e molti sono molto feriti e più normali di me.
Nella mia visione georgica di pastore ognuno dever avere il mio ascolto e di conseguenza la considerazione di ciò che gli sta a cuore. Dopo un anno e mezzo di ascolto ho cominciato a condividere e promuovere i desideri profondi dei ragazzi del muretto e dei giovani artisti del paese, cercando di scoprire le vere aspirazioni del loro cuore; ho scoperto la neccessità loro dell’essere cercati, considerati e accompagnati ad esprimere il massimo delle loro attitudini, per vivere una vita nella bellezza alla ricerca della verità e della bontà. Questi lupatotini sono una punta di diamante della bellezza e della creatività locale, con potenzialità nazionale, e se si applicano anche oltre. Chiedono ascolto e spazio e accoglienza. Con la parrocchia, con i privati e l’amministrazione comunale abbiamo fatto un bel cammino; i ragazzi hanno imparato una strada, ora tocca all’amministrazione proseguire promuovere gli spazi pubblici impiegando risorse e cuore per i propri cittadini.
La concentrazione e le potenzialità dei writer e dei skater che è presente nel comune di San Giovanni Lupatoto è enorme, la disponibilità alla collaborazione dei ragazzi è grandissima, speriamo non venga sprecato questo patrimonio attualmente limitato dalle logiche burocratiche e di approvazione pubblica.
Ringrazio con cuore sincero tutti coloro che liberi dai condizionamenti relazionali hanno fatto con me questi tre anni di permanenza a San Giovanni, condividendo nella libertà speranze di vita, problematiche e progetti esistenziali.
Ringrazio i sacerdoti che mi hanno accompagnato a san Giovanni con entusiasmo e pazienza: don Gian Paolo, don Andrea Spada, don Mauro, don Mattia, don Elio, don Luigi, don Fabrizio, don Valerio e don Daniele che ho incontrato in questo anno e mezzo, e prossimo mio successore.
Lo stile che questa mia nuova avventura mi chiama a vivere mi è consono, è lo stile proposto da papa Francesco, voler bene e stare nel gregge di Dio e prendendo l’odore delle pecore, per stare insieme nelle vicende quotidiane, e accudire spingendo le pecore madri e trattenendo gli agnelli scalpitanti. Nelle comunità di Menà e Villa d’Adige posso esprimere a pieno gli aggettivi attribuitimi nel mio stare a San Giovanni, cioè quello di vivere una pastorale e avere una predicazione bucolica e georgica.
Ogni cosa a suo tempo porta frutto, e saluto con il motto che mi hanno condiviso gli animatori dei camposcuola 2017: SEMINO DOVE TUTTI DICONO CHE NON CRESCERÀ NIENTE!
Don Michele De Rossi
don michele