Con Fidi Artigiani erogati 425.000 euro

È tempo di bilanci per Fidi Artigiani, Confidi di Emanazione di Casartigiani Verona. Il Direttore Stefano Bertani esprime grande soddisfazione per i numeri del Bando Sostegno liquidità della Camera di Commercio di Verona.Il Bando, chiuso a fine aprile 2022 ha visto infatti erogare alle Imprese assistite da Fidi Artigiani 452.000 euro (oltre il 25% dell’intero stanziamento del Bando), per una media di contributo ad impresa di quasi 9.000 euro.“Questo bando è stato di fondamentale importanza per le imprese del territorio, artigiane e non – spiega Bertani -. È stato ancora più importante perché era rivolto a coloro che hanno richiesto un finanziamento nel difficile biennio 2020/2021, segnato dalla crisi di impresa causata dalla pandemia mondiale”. “Mi auguro che queste iniziative vengano ripetute perché è importante che le istituzioni, in particolare in questo momento, restino vicine alle imprese del territorio che tanto stanno faticando sia per la pandemia sia per la situazione geopolitica”, aggiunge Luca Luppi, presidente di Casartigiani Verona. Questo per le grandi aziende, ma ancora di più per i medi e piccoli imprenditori è un periodo di grandi cambiamenti, con una burocrazia lenta e una fiscalità sempre più complessa. Adesso chi non paga le imposte alle scadenze dovute dovrà fare i conti pure con possibili rischi bancari e il peggioramento del rating, con la conseguenza che anche le classificazioni delle imprese ai fini della concessione del credito potrebbero subire peggioramenti. “In questo modo le aziende farebbero sempre più fatica ad accedere al credito – spiega Bertani -. Per questo iniziative come il Bonus Liquidità sono fondamentali per sostenere le realtà produttive e così il tessuto economico del territorio”. Queste preoccupazioni sono confermate anche da un altro dato: i contribuenti italiani sono sempre più a secco di liquidità: in oltre 3 milioni hanno dichiarato ma non versato le imposte per un ammontare pari a quasi 12 miliardi di euro, tanto che perfino la Corte dei Conti ha definito il fenomeno ‘anomalo’ per dimensioni. Non si tratta sempre e solo di imprenditori che evadono le tasse, ma anche di persone che cercano di sopravvivere ritardando il pagamento dei contributi dovuti allo stato. Una situazione di emergenza che con il caro bollette e il boom del costo dell’energia si sta facendo sempre più grave.