Città Democratica e Progetto Civico chiedono una centralina permanente

Città democratica
I consiglieri comunali Anna Falavigna e Martina Gambacorta, assieme agli esponenti dell’associazione Città Democratica Diego Todeschini e Corrado Franceschini, hanno tenuto il 4 aprile una conferenza stampa per illustrare la loro posizione in merito alla mancata approvazione da parte del Consiglio comunale della mozione sulla centralina dell’aria presentata da Falavigna e Gambacorta nella seduta del 27 marzo” Una mozione- hanno spiegato- che deriva da una preoccupazione e da una consapevolezza sempre più allarmante, e cioè che l’aria che respiriamo è gravemente inquinata e costituisce un fattore di rischio sanitario che incide notevolmente sulla qualità della vita delle persone. Ribadiamo quindi l’assoluta ed immediata necessità di fotografare giorno per giorno la qualità dell’aria di San Giovanni Lupatoto come punto di partenza per valutare e dare esecuzione ad azioni efficaci nel breve, medio e lungo periodo. Alla luce delle dichiarazioni del sindaco e della bocciatura della mozione non si può che giungere alla conclusione che l’amministrazione Gastaldello non ritiene prioritario avere informazioni reali e costanti sulla qualità dell’aria. Non corrisponde al vero che attualmente l’amministrazione sta monitorando la qualità dell’aria con riferimento alle polveri sottili. Dopo le due settimane di monitoraggio di Legambiente ( ovvero dopo il 17 gennaio 2017) non ci risulta siano stati effettuati altri rilevamenti. A distanza quindi di più di un anno da quei dati drammatici, dalle parole del sindaco risulta che l’unica azione posta in essere dall’amministrazione è stata quella di richiedere ad ARPAV, il febbraio scorso, la presenza di una centralina mobile” I rappresentanti di Città Democratica Todeschini e Franceschini hanno quindi spiegato di aver partecipato nel dicembre 2017 ad alcuni incontri con la consulta dell’ambiente presieduta da Roberto Facci “con la piena condivisione della necessità ed urgenza di una stazione di rilevamento permanente dei parametri inquinanti. Il presidente della Consulta Facci, per una questione di coerenza, per quanto è sempre stata sincera la sua preoccupazione e la sua sensibilità, per quanto ha sempre dichiarato e sostenuto la necessità di un monitoraggio costante e permanente dell’aria, pensiamo senta il bisogno di dimettersi dal suo ruolo e in questo lo sosteniamo. La posizione della nostra associazione è durissima perché vediamo l’inadeguatezza e la gravità di ciò che l’Amministrazione vuole fare a discapito della salute e del futuro della nostra comunità”.