Ciao Franco, cronista gentiluomo

Franco Lerin ha collaborato per diversi anni anche con Il nuovo Lupo.“ L’intervista più bella che ho realizzato è stata quella al giovane Matteo Girlanda”, ci ha raccontato qualche mese quando proprio  l’ex terzino dell’Hellas era stato scelto per guidare la prima squadra del San Giovanni Lupatoto. Molti degli articoli del nostro mensile sono stati poi utilizzati per la pubblicazione del libro sulla storia della società biancorossa presentata al Teatro Astra gremito, per l’occasione, da atleti e dirigenti del presente e del passato. “Era talmente “innamorato” della società biancorossa, che nel 2005 assieme a Cristian Canazza e Carlo Fontanelli pubblicò il libro “I LUPI BIANCOROSSI-La storia del calcio a San Giovanni Lupatoto”, racconta Renato Ferrarese, lo storico segretario del club lupatotino. “Pochi forse lo ricordano ma nel 2008, in collaborazione con Igino Maggiotto (noto storico lupatotino) e Federico Fuggini (musicista locale), pubblicò anche un CD con l’inno, cantato da Ferdinando Carotenuto e la storia della società narrata attraverso le voci della figlia Debora e di Tiziano Gelmetti (noto attore teatrale veronese). Nel 2012 in occasione del glorioso centenario della nascita della società lupatotina, ripubblicò sempre in collaborazione con Cristian Canazza nella nuova versione grafica e corretta graficamente a colori il libro “CENTO ANNI DA LUPI 1912-2012”. Ferrarese ricorda con commozione che “Franco era una persona veramente amante del suo lavoro di cronista sportivo. In particolare oltre le vicende della squadra biancorossa, raccontava sempre con obiettività e dovere di cronaca le gesta della Primavera dell’Hellas Verona di cui, dato il suo carattere socievole, era diventato con tanti giocatori e allenatori come un amico di famiglia e con i quali ancora adesso intratteneva piacevoli conversazioni anche a distanza di tempo. Conoscendolo da una vita e in veste di ex segretario biancorosso, ne avrei tanti aneddoti e storie da raccontare. Mi sembra giusto e doveroso ricordarlo soprattutto a nome di tutti gli sportivi lupatotini e non, che hanno avuto il piacere e la fortuna di conoscerlo, con un saluto appropriato apparso nel titolo e pubblicato da Simone Antolini sul giornale l’Arena:  “Ciao Franco, cronista gentiluomo”. m.b.