Al Pepperone gli sci di Papa Wojtyla

E’ stato un Galà dello Sci difficile da scordare quello ospitato lo scorso 26 novembre dal Ristorante Pepperone di San Giovanni Lupatoto. Per l’occasione, infatti, è stata presentata l’attrezzatura da sci del Santo Padre Giovanni Paolo II che rimarrà esposta fino al 15 gennaio 2016 grazie ai buoni uffici del Vaticano e della Curia veronese che hanno consentito alla famiglia Zanini, titolare del noto locale, di averli in custodia per due mesi. Grande appassionato di sport e della montagna, Karol Wojtyla amava passare brevi periodi di vacanze estive in Val d’Aosta, ma anche in Cadore senza dimenticare l’Adamello dove si recò nel luglio del 1984, a sciare, accompagnato dall’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini.
L’attrezzatura da sci di Papa Giovanni Paolo II va così ad arricchire gli oggetti esposti nel museo dello sport che al Pepperone raccoglie cimeli e ricordi di tanti campioni e simboli di prestigiose manifestazioni tra cui le torce olimpiche di Cortina 1956 e Torino 2006, gli unici due Giochi invernali che si sono disputati in Italia, e lo pneumatico Pirelli messo all’asta per solidarietà al termine della partita della pace disputata allo stadio Olimpico di Roma nel settembre dello scorso anno e firmato da tutti i piloti della F1 e da alcuni famosi calciatori. La possibilità, quindi, di ammirare gli attrezzi con i quali il Papa di dilettava nel suo sport preferito rappresenta un evento unico per l’Italia, e non solo, dal momento che è la prima volta che vengono esposti al pubblico al di fuori della loro sede naturale, il Museo di Opoka.
Non per niente al Galà dello Sci erano presenti tra gli altri il Vescovo Monsignor Giuseppe Zenti e Monsignor Zygmunt Zimowsky, presidente del Pontificio consiglio per gli operatori sanitari. Ma il momento più toccante è stato quando Lino Zani, maestro di sci diventato amico di Giovanni Paolo II ed ospite d’onore de Galà, ha presentato il suo libro “ Era santo, era un uomo”, pubblicato nel 2011 e da cui è stata tratta la fiction televisiva “ Non avere paura, un’amicizia con Papa Wojtyla”. Un rapporto che ha segnato profondamente Zani a partire dal primo incontro, avvenuto nel 1984 sull’Adamello, con il Santo Padre ancora dolorante per l’attentato di cui era stato oggetto. E proprio il libro di Zani è stato omaggiato a quanti sono intervenuti al Galà con una finalità solidale: offrirà, infatti, un sostegno economico alla Fondazione Hope che intende promuovere lo scambio di conoscenze e competenze in seno all’Unione Europea e formare i professionisti ospedalieri e sanitari in tale ambito.
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