Polo Logistico di Campagnola: Amministrazioni comunali e privati firmano l’accordo per permetterne la costruzione. Difficile dire quale delle due Amministrazioni Comunali si sia comportata peggio in questa vicenda.
Se quella di San Giovanni Lupatoto che, dopo aver vinto il ricorso al TAR dimostrando che il Polo Logistico era stato autorizzato violando le normative urbanistiche e senza i necessari approfondimenti sull’impatto ambientale e sanitario del progetto, si è resa disponibile ad abbandonare la causa promossa nel 2023 e attualmente pendente in appello al Consiglio di Stato, accettando alcune ipotetiche “compensazioni ambientali”: alcuni pannelli fotovoltaici, una ZTL a Raldon e un inutile e costosissimo sottopasso ciclabile della Traspolesana.

O quella di Zevio, che ha fortissimamente voluto portare in porto il progetto e allo scopo ha forzato le normative urbanistiche, ha svenduto il terreno già di un antico sentiero, un’area indispensabile per la realizzazione del Polo, ha modificato il PAT (Piano di Assetto del Territorio) per consentire la costruzione del Polo anche nell’eventualità di una sentenza negativa del Consiglio di Stato, ha proposto al Comune di San Giovanni l’accordo transattivo per convincerlo ad abbandonare la causa.
Entrambe del tutto insensibili alle proteste dei cittadini che in poche settimane avevano prodotto oltre 1700 firme contro il Polo e raccolto gli 8000 euro necessari per proporre un nuovo ricorso al TAR, poi purtroppo non accolto. Insensibili davanti a questo nuovo enorme consumo di suolo; sembrano gli unici a non rendersi conto che ormai ogni evento atmosferico diventa un’emergenza e ciò per i cambiamenti climatici, di cui appunto il consumo di suolo è una delle cause. Insensibili alla salute e alla qualità della vita dei residenti a Raldon e Campagnola, che saranno esposti all’inquinamento provocato dal transito di 1200 veicoli al giorno, oltre alle evidenti ricadute sulla viabilità, già ora problematica.
Insensibili ai moniti di ARPAV che, nel suo inascoltato parere sul progetto, ribadiva che il consumo di suolo conseguente all’aumento della superficie impermeabilizzata rappresenta una perdita irreversibile di valore ambientale per i servizi ecosistemici che il suolo stesso garantisce e segnalava i problemi di inquinamento dell’aria in un’area già pesantemente inquinata. Surreali alcune affermazioni contenute nel comunicato con cui le Amministrazioni di San Giovanni Lupatoto e Zevio hanno annunciato l’8 aprile scorso la firma dell’accordo che, Consiglio di Stato permettendo, consentirà la costruzione del Polo.
Il sindaco di San Giovanni Lupatoto Attilio Gastaldello ha ribadito la propria “ contrarietà ad una struttura che ha un forte impatto ambientale sul territorio” Il sindaco di Zevio Paola Conti. “Abbiamo trovato una soluzione in grado di creare nuove opportunità, sia dal punto di vista lavorativo sia da quello degli interventi mitigativi sul territorio”.
Il vicesindaco di Zevio Thomas Bottacini “L’obiettivo è tutelare la vocazione naturalistica del nostro Comune promuovendo una mobilità ciclabile che possa convivere con le aziende presenti sul territorio”.
Surreali e preoccupanti se, come ha affermato Gastaldello “con Zevio abbiamo trovato una soluzione che potesse costituire un modello di sviluppo che si protrarrà nel tempo” . Cosa dobbiamo aspettarci in futuro?
Intanto a Zevio, annuncia il Consigliere Comunale Antonio Composta, presenterò a nome del gruppo consiliare Zevio Bene Comune una richiesta per far svolgere a Campagnola un’assemblea pubblica nella quale venga spiegata ai cittadini tutta la lunga e complessa vicenda del Polo Logistico. Mi sembra un dovuto atto di trasparenza.
Peraltro, se davvero la maggioranza di Zevio è convinta di aver operato per il bene dei cittadini, dovrebbe accogliere di buon grado questa proposta, che le permetterebbe di spiegare davanti ai più diretti interessati la bontà delle proprie scelte.
Sarebbe anche un modo per onorare un impegno preso dalla sindaca Paola Conti nel suo programma elettorale del 2022. Quello di svolgere incontri periodici con i cittadini delle frazioni. Mai realizzati.
Del resto anche l’ex sindaco Diego Ruzza aveva promesso, sia nel suo programma elettorale per le elezioni amministrative del 2017 che in quelle del 2012, l’istituzione della “consulta delle frazioni”. Non sono mai state istituite.
L’Amministrazione di Zevio non brilla per attivismo: lasciar passare i mesi e gli anni per portare a termine un impegno per loro è un classico. Gli esempi sono numerosi. Ma ad onor del vero un’insolita velocità ed efficienza l’hanno invece dimostrata per consentire la costruzione del Polo Logistico di Campagnola. Chissà perché.
Luca Perini, segretario provinciale di Sinistra Italiana
Antonio Composta, Sinistra italiana, consigliere comunale di “Zevio Bene Comune”