” Giulia” il 9 febbraio al Teatro Astra

giulia
Un viaggio nel tempo e nella geografia, un viaggio nella memoria. Alla ricerca delle origini. L’estate scorsa. La piccola Giulia è in vacanza al mare con la mamma e il papà in Croazia, tra cartoline da spedire e bolle di sapone …ma scoprirà presto che non è una vacanza qualunque, bensì un viaggio alla ricerca di una verità sfuggente come lo è la ragione di fronte alla follia. Uno spettacolo che corre leggero su diversi piani temporali – gli anni della seconda guerra mondiale, gli anni ‘70, l’estate scorsa – in un accartocciarsi di eventi, personaggi, storie ed emozioni.
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Giulia è il titolo dello spettacolo che Teatro Impiria dedica al ricordo dell’eccidio delle foibe, avvenuto durante e dopo la seconda guerra mondiale, e del successivo dramma dell’esodo di un popolo dalle terre italiane dell’Adriatico Orientale. Nel periodo 1943-45, in Istria, Fiume e Dalmazia migliaia di persone furono torturate, uccise o gettate talvolta ancora vive dentro voragini naturali chiamate foibe, secondo un disegno di pulizia etnica, culturale e politica ad opera delle milizie jugoslave. Decine di migliaia fuggirono, esuli italiani in Italia.Uno spettacolo corale, che vuole appassionare, sorprendere, ricordare. Uno spettacolo che non vuole spiegare tutto, bensì provocare un interesse su vicende, dolorose e complesse, a lungo tempo taciute. Alla ricerca di una verità sfuggente come lo è la ragione di fronte alla follia.
Crediamo sia giusto far sentire ben chiara la voce di chi ha sofferto, senza per questo dover render conto a ideologie ed idealismi divisori, cui questo spettacolo vuole invece dire basta. Sono tante le opinioni diverse e le colpe, ma unica rimane la tragedia delle migliaia di persone uccise e delle centinaia di migliaia costrette a lasciare la propria terra. Per loro e solo per loro questo spettacolo è pensato. Ricordare questi fatti – a noi tanto prossimi – ci riporta anche ad altri eccidi avvenuti in passati remoti e recenti, nei diversi angoli di questo nostro mondo, nel nome di follie, di ideologie e di vacue smanie di potere. Andiamo in scena con l’ambizione di dire basta, con la voglia di pace e giustizia tra gli uomini.
LA TRAMA: L’estate scorsa. Giulia è in vacanza con la sua mamma ed il suo papà in Croazia. Rovigno, Fiume, Pola, Cherso, le grotte di Postumia… Ma scoprirà che non è una vacanza qualunque. Anche sua mamma, infatti, trent’anni prima aveva fatto lo stesso identico viaggio, nell’allora Jugoslavia, con il papà e la mamma – i nonni di Giulia – su una Fiat Ottocinquanta ed una tenda sul portapacchi. E’ il viaggio nella terra delle loro origini. Per non dimenticare. Così la bambina scoprirà cosa è successo ai suoi bisnonni, Delmo e Giulia, di cui lei porta il nome.