A Pozzo il Presepe ambientato in Palestina

Visibile per il tutto il mese nella chiesa di San Gaetano

Il presepe allestito come ormai e consuetudine da anni nella Chiesa di Pozzo, visibile per tutto il mese, è stato ambientato questa volta in Palestina, la terra dove Gesù è nato e dove ha vissuto la sua vita terrena. La scena della natività si svolge all’interno di una stalla, mentre fuori i pastori con le loro greggi stanno arrivando per rendere omaggio al Bambino, come ordinato loro dagli angeli. Tutto intorno la vita quotidiana prosegue normalmente con le varie attività. Sullo sfondo si vede un contadino che sta arando i campi mentre un altro sta seminando. In fondo sulla sinistra, vicino alle ultime case, un uomo con il suo asino si sta recando al lavoro. A metà della scena un altro contadino, dopo averle raccolte dall’ulivo, sta spremendo con la macina le olive il cui olio servirà per condire il cibo e per alimentare le lampade. In primo piano, nella sua bottega, un artigiano sta creando dall’argilla del vasellame aiutandosi col tornio, c’è chi sta intrecciando dei cesti, chi nel cortile di casa sta macinando il grano per ottenere la farina per poi cuocere il pane. Una donna sta accogliendo un anziano, forse un conoscente, magari giunto a Betlemme per farsi “registrare”, come ordinato dall’imperatore Cesare Augusto che aveva indetto un censimento in tutto il suo impero, come hanno fatto Giuseppe e Maria, partiti dalla lontana Nazaret.