Scuole chiuse. A Verona rimborso rette e quota mensa

Riunione straordinaria della Giunta di Verona, questa mattina, per analizzare nel dettaglio i punti del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il contenimento dell’epidemia da Covid-19. Il documento, arrivato ieri sera e in vigore dal 2 all’8 marzo, prevede infatti nuove misure per la prevenzione e la limitazione del contagio. Sindaco Sboarina e assessori hanno fatto il punto sulle nuove prescrizioni, assieme a dirigenti e tecnici comunali, e disposto l’applicazione delle norme.   Inoltre, per andare incontro ai genitori con figli in età scolare, la Giunta ha deciso il rimborso dei pagamenti relativi ai giorni di sospensione del servizio scolastico. La quota che tornerà alle famiglie riguarda il costo della mensa e della retta per nidi, scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.   La Giunta ha incaricato l’assessore al Commercio e alle Attività produttive di seguire le esigenze di tutte le categorie economiche cittadine, da sottoporre poi al Governo.
All’assessore alle Aziende partecipate, invece, il compito di attivare, assieme alle municipalizzate, una sorta di cabina di regia per la promozione unitaria dell’immagine di Verona.   Per quanto riguarda l’applicazione del Decreto, già questa mattina il Comune si è attivato per comunicare, a tutti i soggetti interessati, le limitazioni da applicare fino a fine settimana.  

Attività economiche.
Bar, pub e ristoranti possono rimanere aperti a condizione che il servizio sia fatto per i soli posti a sedere e che sia garantita la distanza di un metro tra un cliente e l’altro. Divieto, quindi, di effettuare servizio al banco e obbligo di esporre cartelli informativi che chiariscano agli utenti le nuove misure.  

Musei.
Rispetto al precedente Decreto, il nuovo testo prevede fino a domenica la riapertura dei musei, ma con ingressi contingentati in base agli spazi. Questo significa che da oggi tutti i musei civici tornano ad essere visitabili, sarà cura del personale all’ingresso limitare le presenze all’interno delle sale espositive.  

Scuole e manifestazioni.
Fino all’8 marzo compreso, sono sospese le attività scolastiche, dai nidi all’università (mentre la scorsa settimana le scuole erano chiuse). Annullate le manifestazioni non ordinarie in luogo pubblico o privato di carattere culturale, ludico, sportivo o religioso.

Assicurata l’apertura delle chiese e dei luoghi di culto purchè si evitino assembramenti e sia garantita ai fedeli la distanza tra loro di almeno un metro.   Confermate, invece, alcune delle misure del precedente decreto. Aperte palestre, piscine e impianti sportivi, nei quali si possono tenere allenamenti e partite ma a porte chiuse, ossia senza la presenza di pubblico. Divieto di trasferta per i tifosi veronesi in altre province e regioni d’Italia. Chiuse la Biblioteca Civica e le biblioteche di pubblica lettura presenti nei quartieri; così come teatri, cinema e discoteche. Sospesi fino al 15 marzo i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche.