Sciopero di due ore dei dipendenti comunali

Sciopero di due ore dei dipendenti comunali

Chiedono di rivedere l’organizzazione e assumere personale operativo. Il sindaco Gastaldello replica:” Già effettuate tre assunzioni, dobbiamo sostituire una posizione organizzativa”

Venerdi 7 giugno si è tenuto l’annunciato sciopero di due ore dei dipendenti comunali di San Giovanni Lupatoto indetto dai sindacati FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e CSA. I dipendenti che hanno aderito sono stati 60, 33 quelli che si sono recati al lavoro, 21 quelli assenti per varie motivazioni. In un comunicato i sindacati affermano “ dopo tre anni di amministrazione Gastaldello, nonostante le iniziali promesse, nulla è cambiato. Le promesse di rivedere l’organizzazione del Comune, di assumere personale operativo, non si sono concretizzate, un po’ come la casa di vetro promessa dalla precedente amministrazione Vantini che poi si è rivelata un semplice maquillage delle porte degli uffici pagato con i soldi dei cittadini. Dopo la firma del contratto nazionale del maggio 2018, ci si aspettava uno scatto in avanti, invece niente. Anzi, ci si è rimangiati anche le promesse dell’anno precedente, preferendo invece investire i soldi del nuovo contratto in nuove figure di vertice piuttosto che sul resto dei dipendenti dove la mancata assunzione di personale, unita alla continua omissione di incentivazioni, è diventata un’emorragia continua. E come l’amministrazione Vantini, invece di valorizzare le risorse interne ed investire sui dipendenti operativi aveva preferito assumere un ulteriore dirigente a tempo indeterminato, ora l’amministrazione Gastaldello vuole dirottare i soldi della produttività di tutti dipendenti per creare nuove figure “ vice dirigenziali”. Ma siamo sicuri che serva ingrossare la testa del Comune o forse bisognerebbe pensare di potenziare le gambe ?! Se abbiamo tante teste che pensano ma nessuno che pedala cosa succede ? La risposta è semplice: si rimane fermi, fermo come nella sostanza è da anni il Comune lupatotino”.
Il sindaco Attilio Gastaldello, in merito alla mortificazione professionale e ai dipendenti peones così come scritto nel volantino sindacale, afferma che “questa amministrazione ha effettuato, appena insediata, una prima progressione di carriera per i dipendenti, attraverso una procedura selettiva, ed ha intenzione di procedere con altre selezioni di progressioni economiche per l’anno in corso, dopo circa dieci anni di immobilismo di carriera durante le precedenti amministrazioni. Si tratta di progressioni aperte a tutti i dipendenti, previa loro valutazione, esclusi soltanto i dirigenti”. Relativamente ai rapporti sindacali, il primo cittadino ricorda che la delegazione trattante, composta da segretario e dirigenti e non dai politici, ha sempre coinvolto la parte sindacale: “Diversamente si tratterebbe di attività illegittima che sarebbe stata impugnata nelle sedi competenti. Ma ciò non è avvenuto. Anzi, a fronte di toni spesso arroganti e al limite dell’offensivo, i funzionari rappresentanti dell’amministrazione hanno sempre risposto con l’intento di valorizzare la discussione con le forze sindacali”.
Per quanto riguarda, infine, il rilievo dei sindacato di una organizzazione del lavoro a vantaggio di pochi, Gastaldello ricorda che “All’arrivo di questa amministrazione il Comune era dotato di tre dirigenti. Il numero è rimasto invariato ed anzi, per qualche tempo ne sono rimasti solo due. La situazione non è diversa per i quadri: il Comune, nel tempo, ha perso tre posizioni organizzative, fondamentali per il supporto ai colleghi ed alla dirigenza. Oggi sta proponendo ai sindacati di procedere almeno alla sostituzione di una, senza alcuna penalizzazione economica degli altri lavoratori, e dopo aver effettuato tre assunzioni di dipendenti di diverse professionalità”sciopero