Quale viabilità da San Giovanni a Verona ?

Il collegamento tra San Giovanni Lupatoto e Verona è stato al centro di un incontro pubblico promosso il mese scorso dal circolo di Fratelli d’Italia “ G. Castagna” e Impegno Civico. “ Questa è solo la prima iniziativa che promuoviamo, poi ne seguiranno altre su diversamente tematiche al fine di stimolare il dibattitto ed individuare le possibili soluzioni alle varie problematiche”, ha esordito Michele Trettene, presidente del circolo lupatotino  di Fratelli d’Italia. A nome dell’Amministrazione comunale ha portato quindi i saluti l’assessore Maurizio Simonato mentre l’on. Ciro Maschio, che ricopre anche la carica di presidenza del Consiglio comunale di Verona, ha rimarcato l’importanza del dialogo tra i due Comuni al fine appunto di affrontare una tematica di grande attualità quale la viabilità e le forme di collegamento tra le due città. Il direttore de “Il nuovo Lupo” Marco Ballini ha ripercorso l’iter della Transpolesana, arteria che avrebbe dovuto trovare sbocco in Basso Acquar ma che è rimasta ferma nella zona industriale lupatotina poiché  in contrasto col progetto di riqualificazione delle ex Cartiere. Col risultato che al mattino e la sera si creano colonne ed intasamenti per arrivare a Verona e viceversa. Il presidente della Quinta Circoscrizione, Raimondo Dilara, ha quindi illustrato quali sono i progetti per migliorare gli spostamenti, a cominciare dallo spostamenti del casello autostradale di Verona sud e ai vari collegamenti ciclopedonali che potrebbero essere realizzati sfruttando il percorso dei vari canali. “ In Circoscrizione abbiamo votato a favore della variante alla Statale 12 per sgravare il traffico nella zona di Cadidavid Borgo Roma, così come è vero che con l’arrivo del filobus a Verona Sud è previsto un parcheggio scambiatore da 5.000 auto e da lì in cinque minuti si arriva in città”.

Nel suo intervento Corrado Marastoni, presidente FIAB Verona , ha premesse che “il territorio di San Giovanni Lupatoto  ormai costituisce un unicum con quello di Verona città e ogni giorno è interessato da centinaia e centinaia di spostamenti per lavoro, servizi, altre attività. Le direttrici stradali sono intasate: la gran parte della gente si muove in auto da sola avanzando a passo d’uomo con conseguenti inquinamento, pericolo da traffico, invivibilità. In area metropolitana la bici diventa un’alternativa praticabile, purchè offra percorsi diretti, sicuri e possibilmente gradevoli. Le nostre proposte sono allora di migliorare le ciclabili urbane di via Palazzina e via Legnago con messa in sicurezza del lato Galassia, e con proseguimenti su via Ca’ Nova Zampieri e verso Comotto. Inoltre occorre realizzare finalmente  la ciclabile “Municipio-Municipio”: recuperando gli argini di servizio dei canali, Milani e Marazza. Tra l’altro questo percorso costituisce un tratto, forse quello più pregevole, del progettato Percorso Ecomuseo Energia Pulita che offre spunti di valenza per la mobilità, il cicloturismo, la storia del territorio e di una energia sostenibile”. Il presidente della Consulta per l’Ambiente, Roberto Facci, ha ricordato alcune delle proposte inoltrate all’Amministrazione comunale, In particolare rendere più performante il mezzo pubblico isituendo una corsia privilegiata; ampliare i percorsi AMT 21 e 22, offrendo maggiore copertura di servizio dell’intera città e del territorio lupatotino; velocizzare al massimo Il progetto del filobus decidendo fin d’ora di ripensarlo per una città metropolitana; favorire la ciclabilità con contributi all’acquisto di mezzi con pedalata assistita.; ricercare la collaborazione fra comuni ma anche quella con enti (Consorzio di Bonifica ma anche ENEL) in grado di dare contributi  importanti.