Gemini chiede certezze per la prossima stagione sportiva

Al sindaco Attilio Gastaldello
Con la presente per esternarle, per l’ennesima volta, la nostra fortissima preoccupazione in merito alla programmazione sportiva della nostra società nell’imminenza dell’inizio della stagione 2017/2018. In particolare per quanto riguarda l’attività della trentina di squadre di basket e volley, per un totale di circa 450 atleti, programmazione al momento bloccata considerato che alla data del 21 luglio non si è ancora tenuta in Municipio la riunione per la suddivisione degli spazi. Un ritardo che non trova alcuna giustificazione e che impedisce, peraltro alla vigilia del periodo ferragostano, la composizione degli organici delle varie squadre. Per quanto riguarda l’utilizzo degli impianti, non possiamo che ribadire quanto più volte affermato in più occasioni e che ci permettiamo di sintetizzare.
Palestre scolastiche. Per quanto riguarda le palestre delle scuole Cesari, Ceroni, Lodegario e Raldon, è prassi da parte del dirigente comunale preposto prevedere nella convenzione il divieto di accesso al pubblico in occasione di gare ed allenamenti, limitazione che ovviamente impedisce di poter utilizzare tali strutture da parte di squadre che attirano anche centinaia di spettatori. In merito alla competenza per stabilire quante persone vi possono accedere, ribadiamo che questa spetta esclusivamente al Comune che ne è proprietario, non certo alle società sportive.
Palazzetto “ F. Garofoli” Viale Olimpia. Come ogni anno continua il rimbalzo di responsabilità su chi deve decidere in merito al suo utilizzo. Tocca al Comune o a chi ha in appalto la struttura ? A questo riguardo segnaliamo che nella recente gara di appalto per la gestione dei due anni non è nemmeno stata prevista la priorità di accesso per le società lupatotine. A nostro avviso non vi è alcun dubbio che tocca all’Amministrazione comunale suddividere gli spazi del palazzetto, non certo al gestore come indicano invece gli uffici comunali, che percepisce in ogni caso la cifra di 18 euro IVA compresa, peraltro raddoppiata nell’arco di tre anni rispetto a quella iniziale di 7 euro. Oltretutto, al momento, non ci è ancora dato conoscere qual è la ditta che si è aggiudicata l’appalto dal momento che i termini per la presentazione delle offerte scadevano solo pochi giorni. Una tempistica che non ci sta certo agevolando.
Palazzetto Cangrande. Nonostante i continui proclami sulla stampa, alla data odierna non ci viene data alcuna certezza in merito al suo utilizzo entro la data del primo settembre in cui iniziano gli allenamenti. Tralasciando le varie ipotesi di cui abbiamo letto su alcune testate in merito alla suddivisione a metà della palestra utilizzando un telo, al momento non è stato ancora deliberato oltretutto la quota oraria e questo provoca evidentemente grave incertezza in un momento della stagione così delicata considerato che le società devono predisporre i vari bilanci per ogni singola squadra. Abbiamo in più occasione segnalato che voler applicare la quota oraria di 18 euro significa imporre alle società il raddoppio delle quote di iscrizione da parte delle famiglie che iscrivono i propri figli all’attività annuale. Giusto per fare un esempio a noi vicino, a Zevio la quota oraria per l’utilizzo del palazzetto è di 5 euro. Se si è sbagliato alcuni anni fa nel consentire il raddoppio della quota oraria del palazzetto di Viale Olimpia (ricordiamo che quella per le palestre scolastiche è di 5 euro l’ora) non si vede perché si debba ora commettere lo stesso errore. L’attività sportiva si vuole incentivarla o penalizzarla ?
A fronte di questa totale incertezza e ritardo nell’adottare provvedimenti che impediscono alle società di predisporre bilanci di previsione realistici, il primo provvedimento che a malincuore abbiamo preso è la rinunciare a disputare il campionato regionale di serie D maschile di volley non avendo alcuna certezza in merito alla possibilità di effettuare adeguati allenamenti in strutture omologate per tale categoria. Nella speranza di non dover rinunciare ad iscrivere altre squadre per mancanza di spazi e ritardi di assegnazione. Con questo panorama tutt’altro che roseo per San Giovanni Lupatoto Città Europea dello Sport, ci permettiamo infine di suggerire vivamente di prevedere nel project financing che verrà prossimamente predisposto, il mantenimento dell’uso del palazzetto di viale Olimpia per le società sportive locali, e non ad uso esclusivo del gestore come è stato ipotizzato anche in sedi istituzionali.
prima divisione