Aggiornamento monitoraggio PFAS al 16/05/17

acque veronesi

Reti acquedottistiche di: Verona e San Giovanni Lupatoto
In merito alla problematica relativa alla presenza di composti Perfluoro-Alchilici nelle acque di approvvigionamento delle reti acquedottistiche, Acque Veronesi ha attivato alla fine del 2014 il monitoraggio di altre fonti di approvvigionamento limitrofe al plume di inquinamento così come definito da ARPAV. Nel corso del 2015-2016 il piano di monitoraggio è stato progressivamente esteso fino al 2017, anno in cui la definizione delle concentrazioni dei composti Perfluoro-Alchilici entra nella routine di analisi per ogni fonte di approvvigionamento in gestione.

ACQUEDOTTO DI VERONA

Il piano di campionamenti che caratterizza il monitoraggio delle acque distribuite nel territorio di Verona, prevede dal 2017 almeno 2 analisi annue per ogni pozzo in gestione. Dall’analisi delle concentrazioni da ottobre 2015 ad Aprile 2017, risultano tracce di PFAS in molti pozzi attualmente in esercizio, trattasi di concentrazioni sempre al di sotto dei limiti di performance, tranne per il singolo caso avvenuto di recente nella centrale di Porta Palio. Dall’analisi dei dati, l’unico parametro che ad oggi desta preoccupazioni è il PFOS, che ha causato la momentanea interruzione del servizio presso la centrale di Porta Palio; tale parametro è stato inoltre rilevato in diverse altri fonti di approvvigionamento con concentrazioni talvolta superiori a 20 ng/L, ma mai al di sopra dei limiti di performance. Per quanto riguarda il parametro PFOA e Altri PFAS, si riscontrano concentrazioni sempre al di sotto dei limiti di performance per tutte le analisi effettuate.

ACQUEDOTTO DI SAN GIOVANNI LUPATOTO

La rete acquedottistica di San Giovanni Lupatoto viene alimentata da 6 centrali d’emungimento da falda acquifera, ubicate nel territorio comunale. Il monitoraggio sulle concentrazioni di composti Perfluoro-Alchilici è stato avviato nell’ottobre 2015 riscontrando solo il parametro PFOA con valore 26 ng/L nel campo pozzi in piazza Umberto I. Nel corso del 2016 sono state ripetute le analisi presso Piazza Umberto I e non sono stati rilevati composti oltre i limiti di rilevabilità. Nel medesimo anno, sono state rilevate tracce di PFAS nel vicino pozzo di via Bellette, in particolare: 19 ng/L di PFOA, 17 ng/L per PFOS e 8 ng/L per PFHxS. Sempre nello stesso anno, a seguito del campionamento del pozzo ubicato in via Nenni, è stato rilevato il parametro PFOA a 5 ng/L. Nel corso del 2017, in Aprile è stato campionato il pozzo di via Bellette, non riscontrando alcuna traccia di PFAS, così come in Febbraio avvenuto nel pozzo di via Nenni. L’unica fonte di approvvigionamento che nel corso del 2017 ha riscontrato concentrazioni è presso i pozzi di Campi Raudi di Raldon, in cui nel 2016 non si riscontrava alcuna traccia di PFAS, mentre nel gennaio 2017 si registrano tracce sia di composti definiti a catena corta, che a catena lunga. Tramite la rielaborazione di tutti i dati, si precisa che non sono mai state riscontrate concentrazioni di Composti Perfluoro-Alchilici al si sopra dei limiti di performance recepiti dalla Regione Veneto anche se intesi come limiti puntuali. In data 16/05/17 sono stati campionati tutti i pozzi presenti ed in esercizio presso l’acquedotto di San Giovanni Lupatoto, non riscontrando alcuna traccia di PFAS in tutte le analisi.